Spirale della Memoria: la salita con le ciaspole ai piedi e la cottora con i “frascaregli”

Articolo di Luca Gianotti (Quotidiano Il Centro del 6 gennaio 2015). Quarto giorno. La serata a Civita d’Antino dedicata alla memoria ha visto la partecipazione di molte persone, di tutte le età, ed è stata occasione per riflettere su come certe scelte si ripercuotano sulla comunità locale. Il confronto tra Canistro, dove si decise già nel 1915 di spostare il paese a valle, e Civita, dove si decise di ricostruire il paese proprio là dov’era. Queste scelte cambiano la vita delle persone. La serata si è conclusa con l’ottima cena cucinata da Stefania e Roberto dell’Antica Osteria Zahrtmann: formaggi affinati, carpaccio di baccalà, pasta alla chitarra, questa osteria è un piccolo vanto del paese, come mi conferma l’ex sindaco Paolo Fantauzzi.

La camminata del quarto giorno inizia presto, e per la prima volta non sono solo, mi accompagna proprio Roberto Zaina, oltre che ristoratore è amante della montagna, e appassionato della storia del suo paese. La salita è subito dura, ci aspettano più di 20 km oggi, punto più alto 1.650 metri. Calziamo le ciaspole, e le teniamo tutto il giorno, fino a Villavallelonga. Dall’alto si domina la Valle Roveto, e la frazione di Rendinara ci fa parlare del terremoto in quel paese. Avevo trovato un articolo sul New York Times dove si racconta che il deputato Leonida Bissolati, esperto alpinista, con un gruppo di uomini salì a Rendinara, ancora isolato. Nessuno era salito nei primi cinque giorni del terremoto, a causa della neve. Qui con asce, piccozze e corde estrassero cadaveri dalla chiesa e salvarono qualche vita umana. Roberto mi racconta che il suo bisnonno era a Rendinara il giorno del sisma, si salvò perchè uscì dalla chiesa , insieme al prete del paese. Il cammino prosegue, al Valico di Sant’Elia cambiamo versante e comincia il freddo. Quando imbocchiamo il sentiero che porta al paese troviamo ad aspettarci Nicola Lippa. Entriamo a Villavallelonga stanchi, giusto in tempo per veder tramontare il sole, una signora sta lavando una cottora di rame, è appena terminata la distribuzione dei “frascaregli”. LA SPIRALE DELLA MEMORIA