La scomparsa di Alice Krøyer Hansen

Da Civita d’Antino non può mancare un suo ricordo. (di Antonio Bini) All’età di 91 anni la signora Alice è scomparsa a Roma, dove viveva da tempo. I suoi funerali si sono svolti il giorno 13 gennaio 2018 nella parrocchia romana dei Santi Aquila e Priscilla. Discendente del pittore norvegese-danese Peder Severin Krøyer (Stavanger, 1851 – Skagen, 1909), era legata a Civita d’Antino, dove fino a qualche anno fa amava soggiornare per brevi periodi, durante il periodo estivo, nel palazzo di fronte all’Antica Osteria Zahrtmann, ospite della famiglia Gigliola Maciocia. Appresi per caso che la Krøyer vivesse a Roma, trovando facilmente il suo indirizzo consultando l’elenco telefonico, per poi inviarle l’edizione italiana del racconto di Johannes Jørghensen e un lungo articolo sulla colonia scandinava a Civita d’Antino che avevo pubblicato sulla rivista D’Abruzzo. Mi rispose con una cortese lettera datata 4 agosto 2006, in cui mi ringraziava per l’impegno nel far riscoprire quella lontana e straordinaria stagione artistica vissuta dal paese, con la presenza di tanti artisti scandinavi, tra cui lo stesso P.S. Krøyer, tra i più amati pittori scandinavi del suo tempo, esprimendo qualche disappunto per il disinteresse che aveva avvertito nella popolazione, che pure in passato dedicò una strada al famoso artista. A queste riflessioni andava ad aggiungersi l’amara constatazione del declino del paese. Pubblicai la lettera nel libro “L’Italian dream di Kristian Zahrtmann”, edito nel 2009).

Conobbi personalmente la sig.ra Krøyer proprio a Civita d’Antino, incontrandola, credo due volte. Sempre in estate. Le nostre brevi conversazioni erano legate a quel periodo e più in generale al rapporto privilegiato tra gli artisti scandinavi e l’Italia. La ricordo come una persona molto garbata, discreta e riservata. Incontrandola, ebbi l’impressione che cercasse di immergersi nella vita del paese, quasi continuando ad immaginare le atmosfere magiche di fine ‘800, influenzata dalle opere conosciute in Danimarca e dalle tante storie sulla vita di Krøyer, della moglie Anne e di altri artisti di cui aveva sentito parlare sin dalla sua prima infanzia. Era in fondo questo legame che lei mostrava di vivere tornando a Civita e muovendosi silenziosamente per il centro storico dell’antico paese, tra persone che ignoravano chi fosse.

La pittrice Kirsten Murhart, nell’apprendere della scomparsa della sig.ra Alice, ha espresso il suo cordoglio, affermando che “fa male sentire che non vive più. È come se un’epoca fosse finita”.

Nella foto, scattata il 12 agosto 2009, ricordiamo Alice Krøyer proprio mentre conversa con Kirsten Murhart, davanti alla vecchia sede del comune di Civita, a pochi passi dalla pensione Cerroni, nota anche come la “Casa dei pittori danesi”, di cui fu ospite anche P.S.Krøyer.