Civita d’Antino città d’arte e cultura

(Rassegna stampa) Il progetto del Comune, in collaborazione con la Pro-loco, mirato a rilanciare il Paese rovetano come “culla” dell’arte e cultura europea, presentato di fronte a una folta assemblea di amministratori, associazioni culturali e cittadini, “conquista” il sostegno by-partisan dei rappresentanti politici delle assemblee regionali e provinciali.

Il viaggio alla “riscoperta del passato per costruire un futuro all’insegna della cultura e della cooperazione tra i popoli”, (funestato dall’improvvisa scomparsa del vice presidente della Pro-loco, Lionello Fabriani, onorato dal sindaco Paolo Fantauzzi in apertura del convegno con un minuto di raccoglimento), ha ottenuto l’ok convinto dell’assessore regionale ai lavori pubblici, Angelo Di Paolo, (Pdl) del vice presidente del consiglio regionale, Giovanni D’Amico (Pd), del presidente della commissione cultura della Provincia, Gianluca Alfonsi (Pdl) e, sull’altro versante, del componente la commissione, Mauro Rai (Pd).

Entusiasta il presidente dell’Anci Abruzzo, Antonio Centi, mentre l’idea del Comune, apprezzata molto da don Antonio Lecce, vicario generale del vescovo di Sora, che ha enfatizzato l’incontro tra culture, trova sponda anche sul versante della Danimarca: Lars Kærulf Møller, direttore del museo d’arte di Bornholm, in rappresentanza anche del sindaco di Ronne, ha aperto la porta alla collaborazione e al rilancio dell’iniziativa nel segno dell’arte.

Un plebiscito per l’amministrazione comunale che sogna di rinverdire i fasti della scuola d’arte aperta dal caposcuola scandinavo a cavallo tra fine 800 e inizio 900. “Il nostro sogno”, afferma il sindaco Paolo Fantauzzi, “conquista il sostegno di Regione e Provincia, un importante passo in avanti per trasformare il paese in un crocevia dell’arte e cultura europea. Insieme possiamo farcela a trasformare il sogno in realtà”. Il convegno internazionale, “Arte e territorio, la scuola di Kristian Zahrtmann a Civita d’Antino”, non ha deluso le aspettative.

“Finalmente si torna a parlare di cultura”, ha commentato l’assessore regionale, Angelo Di Paolo, “oltretutto in un piccolo paese, è questa la strada giusta per rilanciare il settore e costruire il futuro attingendo dalla memoria”. Sulla stessa lunghezza d’onda il vice presidente del consiglio regionale. “Questo progetto è importante e va sostenuto”, ha affermato Giovanni D’Amico, “poiché punta a riscoprire l’orgoglio di una comunità puntando a uno sviluppo legato ai punti di forza della Valle Roveto messi un po’ in ombra in quest’ultimo periodo”. Sul versante Provincia stesso ragionamento: Gianluca Alfonsi e Mauro Rai hanno promesso l’impegno dell’amministrazione per “sostenere, anche finanziariamente la realizzazione di un progetto di alto livello destinato a proiettare Civita nell’olimpo dell’arte”.

Strada che, ha ricordato Giovanna Andreola, dirigente del servizio internazionale della Regione ed esperta di politiche e progetti internazionali, può contare su svariate opportunità di finanziamenti: Por-Fesr, Pit, Fas. Chiusa la parte del convegno, tra la commozione generale, l’assemblea ha reso omaggio ad Arnaldo Fabriani, padre di Lionello, scoprendo una targa in suo onore, seguita dall’inaugurazione del museo dedicato agli artisti danesi. Ora il Comune è chiamato ad ampliare la partnership a Regione e Provincia e Comuni rovetani per una nuova stagione di sviluppo che coniughi l’arte di Zahrtmann con i punti di forza della Valle Roveto: natura, storia, cultura e prodotti tipici. (Ufficio stampa – Mario Sbardella) Civita d’Antino città d’arte e cultura 27/06/2010

Civita, il futuro si chiama cultura
il Centro — 27 giugno 2010   pagina 14   sezione: L’AQUILA
CIVITA D’ANTINO. L’opera di Zarthmann convince Regione e Provincia. Il progetto del Comune, in collaborazione con la Pro-loco, mirato a rilanciare Civita d’Antino come culla dell’arte e cultura europea, presentato ieri di fronte a una folta assemblea di amministratori, associazioni culturali e cittadini, «conquista» il sostegno dei rappresentanti regionali e provinciali. Il viaggio alla «riscoperta del passato per costruire un futuro all’insegna della cultura e della cooperazione tra i popoli», (funestato dalla scomparsa del vice presidente della Pro-loco, Lionello Fabriani , onorato dal sindaco Paolo Fantauzzi in apertura del convegno con un minuto di raccoglimento), ha ottenuto l’ok convinto dell’assessore regionale ai lavori pubblici, Angelo Di Paolo e del presidente della commissione cultura della Provincia Gianluca Alfonsi . Si conclude oggi la riscoperta dell’artista danese Kristian Zahrtmann e della sua scuola.
A Civita d Antino una scuola d arte europea
il Centro — 24 giugno 2010   pagina 15   sezione: L’AQUILA
CIVITA D’ANTINO. Cento anni fa a Civita d’Antino, splendido angolo d’Abruzzo “adottato” dalla scuola di artisti danesi capitanata da Kristian Zahrtmann, nacque la prima Pro-loco del Centro Sud Italia che sancì il profondo legame tra il popolo civitano e i pittori del Nord Europa.  Alleanza che proiettò il piccolo borgo rovetano nell’olimpo dell’arte europea. Quell’affinità elettiva – interrotta dal terremoto del 1915 e dalla scomparsa dell’artista che aveva fondato una scuola estiva in paese – torna alla ribalta a Civita d’Antino, dove l’amministrazione comunale scommette su una nuova stagione all’insegna dell’arte e della cultura. Riallacciati i contatti con la terra di Zahrtmann , il Comune da corpo al progetto di cooperazione con la città di Ronne. Sabato, alla presenza dell’ambasciatore danese Gunnar Ortmann , del vescovo di Sora Filippo Iannone , del presidente dell’Anci Abruzzo Antonio Centi , degli assessori regionali Angelo Di Paolo e Mauro Di Dalmazio , del vice presidente del consiglio regionale Giovanni D’Amico , del presidente della Provincia Antonio Del Corvo e del sindaco Paolo Fantauzzi , dalle 9.30 si terrà nella sala consiliare il convegno «Arte e territorio. La scuola di Zahrtmann a Civita d’Antino». «Coltiviamo un sogno» dice il sindaco: «trasformare il paese in un crocevia dell’arte europea, un cenacolo culturale che riporti Civita d’Antino agli antichi splendori: fonte di ispirazione per gli artisti e laboratorio per le nuove generazioni». Il cartellone del centenario prevede una passeggiata nel centro rovetano e alle 18 l’intitolazione di una strada all’onorevole Arnaldo Fabriani . (l.s.)